Strumenti di pianificazione

Il Graticolato romano rappresenta una testimonianza territoriale unica dell’evoluzione dei processi insediativi dall’antichità all’età contemporanea, tra permanenze che resistono al passare del tempo e nuove forme di uso del territorio da parte della sua comunità in continua evoluzione.

Al contempo, il suo ambito – inserito nel più ampio sistema dell’Area centrale veneta – è interessato dalle dinamiche più vivaci di sviluppo economico e sociale della regione, quale area di produzione agricola anche di eccellenza, localizzazione di più poli produttivi artigianali ed industriali, crocevia di un sistema di mobilità molto intenso.

La pianificazione di area vasta: il P.A.T.I. del Camposampierese

Allo scopo di governare tale complessità di dinamiche territoriali nel contesto del graticolato romano, i Comuni della Federazione del Camposampierese hanno redatto, secondo quanto previsto dalla LR 11/2004 ed in copianificazione con la Provincia di Padova, il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale del Camposampierese.

Attraverso tale strumento di pianificazione i Comuni hanno sviluppato alcuni temi di interesse comune in modo coordinato ed in coerenza con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Padova

Consulta il P.A.T.I. tematico del Camposampierese

I Comuni della Federazione, in fase di adozione del Piano, hanno voluto aggiungere agli elaborati di progetto le “Linee guida sulle buone pratiche in materia di paesaggio del graticolato romano”, elaborate nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio locale sperimentale per il paesaggio del graticolato romano, avviato nel 2012.

Scarica l’elaborato A.6.1 Linee guida sulle buone pratiche in materia di paesaggio del graticolato romano

I Piani Regolatori Comunali (P.R.C.)

I Comuni della Federazione, come previsto dalla LR 11/2004, per i temi residuali non trattati dal P.A.T.I., hanno elaborato i propri Piani comunali, per la cui consultazione si rimanda ai seguenti link:

L’Osservatorio Locale per il Paesaggio del Graticolato Romano interessa 11 comuni della Provincia di Padova, sin dalla sua prima individuazione per la sperimentazione avviata nel 2012 dalla Regione del Veneto per l’istituzione della Rete regionale degli osservatori locali come da delibera n. 118 del 2013, quale attuazione delle indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) del 2000.

Lo sviluppo economico e la crescita sociale dei territori sono affidati agli strumenti urbanistici, che garantiscono anche il pieno rispetto dei principi di sostenibilità. Contenimento di consumo di suolo, di difesa del suolo e tutela e valorizzazione del paesaggio. La legge urbanistica regionale del Veneto n. 11 del 2004 prevede che ogni comune si a dotato obbligatoriamente di un Piano Regolatore Comunale – PRC, strumento composto da un Piano di Assetto del Territorio – PAT e da un Piano degli interventi – PI. Il primo contiene le disposizioni di carattere strategico-strutturale, il secondo le disposizioni urbanistiche regolative più strettamente connesse alla trasformazione dei suoli e degli immobili.

Il PAT indica e regolamenta non solo quanto è già presente sul territorio, ma esprime anche le potenzialità di trasformazione delle aree, tenendo conto delle loro caratteristiche morfologiche, la presenza o meno di vincoli o limitazioni stabilite da normative sovraordinate, la presenza o meno di valenze ambientali, paesaggistiche, patrimoniali e culturali, la dotazione di servizi ed infrastrutture: fattori che condizionano fortemente le possibilità di trasformazione dei suoli e degli immobili.

La regolamentazione delle trasformazioni avviene innanzitutto suddividendo tutto il territorio comunale in Ambiti Territoriali Omogenei – ATO come indicato dalla Legge urbanistica regionale del Veneto 11 del 2004 nelle quali vengono indicate le potenzialità di trasformazione dei suoli e degli immobili compresi negli ambiti perimetrati dal PAT.

Il Piano degli Interventi regolamenta con estremo dettaglio le trasformazioni possibili per i suoli e per gli immobili distribuiti nelle diverse Zone Territoriali Omogenee – ZTO, contenuto imprescindibile dello strumento urbanistico così come previsto nella normativa nazionale e successivamente specificato dalla Legge urbanistica regionale del Veneto 11 del 2004.

E’ quindi indubbiamente un contesto nel quale appaiono evidenti le tensioni tra sviluppo economico, conservazione delle tracce e delle memorie storiche, tutela dei valori paesaggistici e valorizzazione delle forme di identità comunitarie, ma anche domande di uso del suolo e fabbisogni di cambiamento. Nondimeno oggi è evidente anche la necessità di una nuova cura e manutenzione del territorio scopertosi fragile davanti agli effetti del cambiamento climatico e dei continui allarmi meteorologici.

Alla pianificazione territoriale e urbanistica sarebbe affidato il faticoso ruolo di combinare, mediare, integrare, salvaguardare e rendere sinergiche le diverse istanze che vengono dal territorio e dalla comunità, di conciliare le tante diverse pratiche, strategie e politiche. E sempre alla pianificazione territoriale e urbanistica dovrebbe essere affidato il compito di riassumere e rappresentare le strategie di sviluppo per il futuro.

Con l’obiettivo quindi di illustrare in qualche modo il sistema di regole e di scelte politiche che sono state avanzate per il territorio del graticolato romano, questa sezione del sito intende restituire i principali strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica in vigore e progressivamente alcune elaborazioni cartografiche che rendano più facilmente comprensibili le scelte approvate per il futuro delle comunità. Ma la sezione si propone, oltre a raccogliere informazioni sui piani urbanistici di livello territoriale, anche di riuscire a illustrare, attraverso alcune elaborazioni cartografiche, le regole con le quali le istituzioni locali cercano di assicurare lo sviluppo equilibrato e sostenibile garantendo la sicurezza del territorio e il rispetto dei valori del paesaggio.

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